Fotti il Colosseo

Il bello di questo blog è che non se l’incula nessuno. Le uniche visualizzazioni sono quelle mie, teoricamente potrei mettere qui i piani di conquista del mondo o il segreto della vita eterna e non se ne accorgerebbe nessuno.

Visto che la situazione è questa posso beatamente fottermene del bon-ton e scrivere quel cazzo che mi pare, come stracazzo mi pare.

Dopo i deliri imbecillofascisti dei difensori del piddiotismo pù estremo, circa mie esternazioni sulla politica da cassonetto sulla cloaca twitter, per quelli che ne sanno qualcosa: non mi hanno ancora arrestato, forse perché la polizia ha di meglio da fare che arrestare un povero deficente come me, che twitta link a video in cui si vede un politico ucraino che viene gettato nel cassonetto. Non erano minacce a nessuno, era semplicemente per dire che la malapolitica finisce con la gente che si incazza. Tutto qua.

Ma veniamo alla cronaca di questi giorni e alla pura demenza fascista del nostro governo nel risolvere i problemi.

Fatto:
a causa di un’assemblea sindacale delle Rsu indetta dalle 8 alle 11, il colosseo e i principali musei romani potrebbero restare chiusi. Nell’incontro, spiega il sindacato, si parlerà della “gravissima situazione dei dipendenti della Soprintendenza archeologica dovuta “al mancato pagamento delle indennità di turnazione e delle prestazioni per le aperture straordinarie e la mancata apertura di una trattativa per il rinnovo del contratto”.

Chiaro no? mancato pagamento delle indennità di turnazione e delle prestazioni per le aperture straordinarie. Tradotto per i diversamente lavoratori:

La gente fa gli straordinari e non viene pagata.

In un mondo normale la risposta che uno si aspetterebbe dal governo di sinistra sarebbe:
“E’ una vergogna che, in un paese civile, dei dipendenti pubblici che lavorano in posti chiave per il nostro turismo non ricevano tutti i compensi che gli spettano, provvederemo immediatamente a sanare la situazione.”

Nella sinistra venduta al capitale, nella nostra bella nazione, il governo, rappresentato dai signori Matteo Renzi e Dario Franceschini, risponde:

Matteo Renzi: “Cambierà, eccome se cambierà. Abbiamo approvato un decreto legge che inserisce i musei nei servizi pubblici essenziali. Certe scene non potranno più accadere. Certo, alcuni sindacalisti pensano ancora di poter prendere in ostaggio la cultura e la bellezza dell’ Italia. Non hanno capito che la musica è cambiata. Non gliela daremo vinta, mai. E il dl lo dimostra in modo inequivocabile”.

Della serie: PAGHERETE CARO PAGHERETE TUTTO, voi scellerati lavoratori che ancora vi attaccate al pagamento dello straordinario!

L’altro campione, Dario Franceschini, sembra partire meglio:
“Proprio nel momento in cui la tutela e la valorizzazione dei beni culturali sono tornate dopo anni al centro dell’azione di governo,
proprio mentre i dati del turismo sono tornati straordinariamente positivi,
proprio mentre Expo e Giubileo portano ancora di più l’attenzione del mondo sull’Italia, proprio mentre io sono come ministro impegnato nelle discussioni preparatorie per la legge di stabilità a cercare di portare più risorse per la cultura e per il personale del ministero,

[ndr. Beh dai adesso esprimerà il suo sdegno per la situazione dei lavoratori, invece no..]

una nuova assemblea sindacale, questa volta al Colosseo, ha fatto restare i turisti in fila davanti agli occhi di tutto il mondo. Un danno enorme per l’Italia”

Sti cattivoni che se ne escono co ste assemblee sindacali, bisogna assolutamente farli lavorare sti pelandroni.

Vediamo cosa ne pensa il sindaco Ignazio Marino:

“Il Colosseo è l’immagine di Roma e in parte anche dell’Italia nel mondo. Il singolo monumento più visitato del nostro Paese. C’è stato un danno di immagine planetario. Migliaia di persone che arrivano anche da molto lontano, organizzano un viaggio per visitare Roma e il Colosseo e hanno un solo giorno per vedere il monumento. Il diritto allo sciopero deve essere garantito ma anche il diritto di un turista di poter visitare uno dei capolavori più grandi del Paese”

Non una parola sulla situazione dei lavoratori, il sindaco parla di diritto di sciopero, come se quei lavoratori scioperassero perché non ci hanno ‘ncazzo da fa.

Detto fatto: con decreto regio si annuncia che da oggi il servizio ai musei è equiparato ai pubblici essenziali. LAVORATORIIII…

Fotti il Colosseo

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